di Costanza Bruni
18 settembre 2013 – 18 settembre 2023, dieci anni di avventure tra Cielo e Terra
Quando a luglio 2013, dopo l’uscita del gruppo StarLab dal coordinamento delle attività del planetario Ignazio Danti di Perugia, qualcuno degli storici membri lanciò l’idea di non abbandonare l’astronomia, al momento si creò uno spesso silenzio… che, come nostra abitudine, durò molto poco e iniziò un pullulare di proposte, ipotesi, sogni…
Ed eccoci qua a festeggiare i nostri “primi” dieci anni, tanti per un minuscolo manipolo di irriducibili!
Ci piace festeggiarli con tutti (o quasi, non credo che i nostri partners stranieri potranno essere qui!) coloro che hanno collaborato con noi, ci hanno sostenuto, si sono avvicinati all’astronomia grazie a noi, in pratica a tutti i nostri “Appassionati di cielo”.
Tre i momenti previsti: una tavola rotonda, una caccia al tesoro e un concerto al pianoforte.
Dal piccolo “planetario tra le dita” al grande “universo attorno a noi” alla scoperta dell’incomprensibile!
Il decennale dell’APS “Star Light un planetario tra le dita” si apre sabato 16 settembre con la Tavola Rotonda all’oratorio di Santa Cecilia, un oratorio in stile barocco situato nel cuore di Perugia.
Alla Tavola Rotonda, presieduta dalla Dottoressa Simonetta Ercoli, presidente dell’Associazione, partecipano: Maurizio Busso, già professore presso il dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia; Paolo Ochner, ricercatore astronomo residente dell’Osservatorio astronomico di Asiago; Elisa Grilli, dottoressa in fisica responsabile del planetario di Amelia, e il moderatore e responsabile dell’oratorio Padre Giuseppe Ave.
L’obiettivo di questa tavola rotonda è quello di far tornare l’astronomia al centro delle nostre vite e della nostra istruzione, sollecitando nuovi spunti, nuove idee e un rinnovato entusiasmo.
La presidente Simonetta Ercoli introduce i lavori, presentando i partecipanti e illustrando le attività del pomeriggio e quelle del giorno successivo, e lascia la parola al moderatore padre Giuseppe Ave. Questi, dopo aver illustrato le principali notizie storiche sul luogo che ospita la tavola rotonda, lascia la parola a Maurizio Busso, che ricorda a tutti l’importanza di divulgare quel poco che conosciamo dell’universo, perché è grazie alla divulgazione anche solo di quel 4% che la scienza può continuare a progredire. Successivamente prende la parola Paolo Ochner, che pone l’accento su come l’esempio della luce, che possiamo considerare sia come onda sia come particella, dimostri quanto la fisica sia ancora in dubbio sull’universo e in continua evoluzione. E rafforza questo concetto, a conclusione del suo discorso, evidenziando come i moti dei pianeti, che si credevano perfetti fino alla scoperta degli esopianeti gassosi, in realtà non lo siano e hanno messo in gioco un’altra teoria: la teoria del Chaos. Elisa Grilli porta un nuovo spunto alla conversazione, sottolineando l’importanza di fornire ai giovani gli strumenti per fare e per porsi domande, ritenendo ciò uno dei pochi metodi efficaci per continuare la diffusione e la divulgazione delle conoscenze scientifiche, che progrediscono proprio attraverso le domande. A conclusione della prima parte della tavola rotonda, Simonetta Ercoli riassume tutti i punti trattati e sottolinea che le idee di Elisa Grilli sono fatte proprie dai percorsi PCTO per gli studenti, a cui i gruppi astrofili possono contribuire largamente per la divulgazione e didattica dell’astronomia. La Presidente parla anche di astronomia inclusiva, cioè quella sezione della divulgazione che permette anche a persone con disabilità di avvicinarsi all’astronomia e completare così il percorso della divulgazione scientifica.
La seconda parte della tavola rotonda è dedicata alle nuove proposte.
Maurizio Busso sollecita l’introduzione di un metodo di divulgazione scientifica non riduzionistico, cercando di sviluppare percorsi che includono una scienza non riduzionistica. Paolo Ochner propone la realizzazione di un Parco Astronomico per la cittadinanza: un parco lungo circa 6km, dove sono posti a distanza proporzionale gli oggetti del sistema solare, con i pianeti rappresentati in scala, per esempio il Sole con un diametro di 1,4 metri, la Terra distante dal Sole 500m e da Saturno 1km. Elisa Grilli rafforza quest’ultima proposta, riportando come esempio quanto realizzato in piccolo anche nel parco del Planetario di Amelia. In merito a questo la Presidente ricorda che nel giugno 2015, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Fisica e Geologia nella persona di Maurizio Busso, StarLight e PLANit (Associazione dei planetari italiani) hanno realizzato PlanItalia, un sistema solare in scala disteso lungo tutto il territorio italiano. https://www.planetari.org/planitalia/
La tavola rotonda si conclude con i ringraziamenti da parte della Presidente verso tutti i partecipanti e con l’impegno di raccogliere tutte le proposte in una richiesta da presentare all’amministrazione per valutarne la fattibilità.
“Caccia al… Sole”
Terminata la tavola rotonda parte la caccia al tesoro che, si prefigge di raggiungere il Sole attraverso la raccolta dei pianeti del sistema solare, previa risposta a quesiti ed enigmi distribuiti in luoghi specifici lungo Via dei Priori, antico decumano etrusco-romano, che “conduce al Sole”. Osservabile questo dalla terrazza della Torre degli Sciri, torre medievale posta al termine della via, punto usuale di osservazione del cielo dell’APS, e dove Paolo Ochner ha posizionato telescopio e strumentazione per l’osservazione del Sole e il rilevamento dello spettro solare.
Purtroppo il meteo ci ha messo lo zampino con nuvole e pioggia! Ma, nonostante la pioggia battente, otto irriducibili hanno affrontato la sfida, portando tutti a conclusione l’impresa (osservazione del Sole esclusa!) e raccogliendo il meritato premio.
Concerto “Le armonie dei pianeti”
Domenica 17 settembre il decennale si conclude con la riproposizione del concerto “Le armonie dei pianeti”, frutto di un lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con il socio Khalid Shomali, dottore in economia ma anche pianista e compositore, sul rapporto tra musica e scienza, quale percorso alla scoperta delle corrispondenze tra numeri e suoni sulle orme di Giovanni Keplero. A conclusione del lavoro di ricerca Khalid Shomali ha composto brani, elaborati esteticamente, sulle consonanze dei pianeti calcolate da Keplero; questi vengono eseguiti al pianoforte in questo concerto, accompagnato in background dalle immagini dello sviluppo del percorso scientifico.